La quinta parte della mini rubrica dedicata alla descrizione dei marchi di tutela enogastronomica del nostro territorio.
In questo appuntamento settimanale, scoprirai in dettaglio la dicitura D.O.C.
Abbiamo approfondito fin’ora la definizione di D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta), dell’I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta), dell’S.G.T. (Specialità Tradizionale Garantita) e del D.O.C.G (Denominazione di Origine Controllata e Garantita).
Che cos’è una DOC?
Con la dicitura “Denominazione di Origine Controllata” si riconoscono i vini prodotti in un’area territoriale definita che vantano particolari caratteristi che enologiche e chimiche, oltre che organolettiche.
Tutto il processo produttivo di una DOC è stabilito in un apposito disciplinare di produzione e soltanto il vino prodotto nel pieno rispetto della disciplina produttiva, dopo essere sottoposto ad analisi chimico – fisiche ed organolettiche da parte di commissioni di degustazione istituite presso le Camere di Commercio, che controllano la rispondenza del prodotto ai requisiti di cui sopra, potrà fregiarsi della dicitura D.O.C.
Nel prossimo ed ultimo appuntamento di questa rubrica, scoprirai i dettagli del marchio IGT.
DOC è un marchio che identifica un prodotto di elevata qualità e rinomato, le cui particolari caratteristiche sono direttamente connesse all’ambiente naturale ed a fattori umani.
il marchio Doc certifica la ben delimitata zona di origine della produzione e raccolta delle uve utilizzate per ottenere il vino sul quale è apposto il marchio.
@Aldo: come sempre i tuoi approfondimenti sono ben graditi per i lettori di questo blog enogastronomico.
Grazie.