Il ravanello è stato uno dei primi ortaggi a essere coltivati.
Originario dell’ Asia occidentale, era particolarmente apprezzato dagli egizi per le sue proprietà medicinali.
Esistono numerose specie di ravanello, di colore rosso, nero e bianco. Il più noto è quello rosso, tondo o allungato, ha la polpa bianca, croccante e succosa. Anche le sue foglie, se sono fresche si possono cucinare alla stessa maniera degli spinaci.
Scegliere ravanelli sodi, con la buccia liscia, che non sia danneggiata o macchiata e le foglie dovranno essere di un verde brillante.
Impiego
Si può conservare in frigorifero per una settimana ma senza lavarlo.
Si consuma cotto o anche crudo aggiunto nelle insalate e nei sandwich.
Lo possiamo aggiungere alle minestre, ai bolliti, alle frittate, utilizzando anche le foglie.
Il sapore piccante del ravanello si deve a un olio essenziale concentrato principalmente in superficie.
Non occorre sbucciarlo, basta eliminare la radichetta e le foglie e lavarlo con acqua corrente.
Si potranno servire interi, tagliati a rondelle o tritati.
Valore nutritivo
Il ravanello è una buona fonte di vitamina C e potassio;contiene anche acido folico.
Può essere di aiuto anche contro l’ artrite, i reumatismi e l’ inappetenza.
Inoltre facilita la digestione, cura la bronchite, l’ asma ed è benefico per il fegato e la cistifellea.
Ricchissimo di acqua circa il 95%, proteine 0.6, grassi 0.5, zuccheri 3.6, fibre 2.2, produce 17 calorie per 100g di prodotto.