La cucina a microonde è un ottimo e alternativo metodo per preparare piatti veloci ma anche gustosi. Se possiedi un forno a microonde ma non lo hai mai sfruttato al 100% e se cucini spesso con il microonde ma non sai di preciso come funziona questo elettrodomestico che ormai fa parte dell’arredamento della tua cucina, se vuoi inoltre scoprire altre ricette di cucina per ispirarti e trovare nuove idee, allora sei atterrato nel posto giusto.
Quella che leggerai qui sotto e una lunga ed esaustiva guida alla cucina a microonde che ti farà scoprire tutto quello che c’è da sapere.
Questa guida tratta soprattutto le ricette per i forni combinati e suggerisce anche qualche consiglio per chi, pioniere del forno a microonde, potrà con piccoli accorgimenti arrivare a buoni risultati.
Vista la lunghezza di questa guida, per facilitarti la consultazione, ho creato un indice dei contenuti che ti porta direttamente all’argomento che più ti interessa. Eccolo qui sotto:
Indice dei contenuti
- Una breve introduzione sulla cucina a microonde
- Che cosa sono le microonde?
- Come le microonde agiscono sugli alimenti?
- Quali sono gli accessori del forno a microonde?
- Il forno a microonde fa male alla salute?
- Le microonde non causano problemi agli alimenti?
- I tempi di cottura?
- Come riscaldare dei piatti pronti?
- La cottura con le microonde igienizza gli alimenti?
- Perché è meglio scongelare gli alimenti con le microonde?
- Cosa devi conoscere per utilizzare al meglio il tuo forno?
- Quali sono i recipienti che puoi usare nel forno a microonde?
- Quanta energia si risparmia?
- Che cosa ci si può fare?
- Consigli per delle ricette?
- Come preparare minestre e creme?
- Come cucinare le patate lesse?
- Come essiccare le erbe aromatiche?
- Conclusioni
1. Una breve introduzione sulla cucina a microonde
In pochi anni la cucina a microonde si è diffusa nelle nostre case, vincendo l’iniziale diffidenza. Il miraggio di risparmiare tempo ed energia, di evitare la fretta dell’ultimo minuto, di risolvere il problema dei pasti fuori orario, di avere meno stoviglie da lavare, ha conquistato le donne di casa, e anche gli uomini ormai partecipi dei lavori domestici.
Ma all’entusiasmo iniziale subentrano le prime delusioni di fronte a un metodo di cottura completamente diverso e si restringe l’utilizzazione al campo più ovvio e facile: la routine dello scongelamento e riscaldamento, quotidiana e utilissima, ma sempre limitata. Servirsi del forno a microonde è un’arte e ognuno deve impararsela da se, provando e riprovando sul proprio apparecchio, con pazienza e senza scoraggiarsi ai primi insuccessi, avendo ben capito come agiscono le microonde. Ti accorgerai poco per volta di raggiungere risultati che neanche immaginavi, che ti ricompenseranno del tempo da te dedicato.
Nel frattempo il mercato ha ampliato la sua offerta proponendo:
- forni combinati
- microonde + grill
- microonde + forno tradizionale
- convenzione e statico + grill.
Questi modelli di forni hanno funzioni complementari e abbinano le prestazioni del microonde a quelle del forno tradizionale, superando anzitutto la limitazione più riduttiva per una buona cucina: di non dorare e gratinare i piatti, mantenendo tutti gli altri notevoli vantaggi.
2. Che cosa sono le Microonde?
Le microonde sono onde elettromagnetiche ad alta frequenza: da 300 MHz a 300 GHz. La loro lunghezza d’onda varia da 1 m a 1 mm. Nello spettro elettromagnetico sono situate fra i raggi infrarossi e le onde radio.
Vengono utilizzate in numerosi campi:
- nella comunicazioni, sia terrestri che satellitari
- in medicina,
- per l’osservazione di mutamenti fisiologici
- in astronomia, per ottenere dati sulla dinamica e sulla costituzione dell’universo
- eccetera.
Le microonde utilizzate nei forni hanno una lunghezza di 12 cm circa e una frequenza di 2540 Hz. Si propagano in linea retta e provocano uno dei seguenti fenomeni:
- Lo attraversano senza provocare modificazioni, se si tratta di materiale elettricamente neutro come il vetro, la carta, la ceramica o la plastica.
- Vengono assorbite e scaldano il corpo se esso ha componenti bipolari quali l’acqua, le proteine, gli idrati di carbonio.
- Queste proprietà sono paragonabili a quelle di un fascio di luce; infatti i raggi luminosi si riflettono su di uno specchio, si trasmettono attraverso un pannello di vetro trasparente o vengono assorbiti da un pannello semitrasparente.
3. Come le microonde agiscono sugli alimenti?
Gli alimenti sono composti da sostanze che assorbono le microonde, ma non tutti si comportano allo stesso modo. Tra tutti i componenti dei cibi, l’acqua è la più sensibile alla loro azione; i grassi invece, sono i più inerti.
In compenso però per le loro caratteristiche chimiche, i grassi si scaldano più velocemente. Perciò è la composizione dei singoli alimenti e il loro stato fisico (ad esempio il ghiaccio assorbe meno microonde rispetto all’acqua) a determinare la loro reattività nei confronti delle microonde.
Come abbiamo già visto le microonde sono una fonte di energia: la produzione di calore negli alimenti è una conseguenza del fatto che esse vengono a contatto con una sostanza che le assorbe.
Le microonde penetrano all’interno dell’alimento da tutti i lati, fino ad una profondità di 2-3 cm, oltre la quale la loro energia si riduce di oltre la metà. All’interno dell’alimento, le microonde creano un campo elettrico e le molecole che compongono l’alimento stesso si allineano con la direzione delle onde.
Però le onde prodotte dal generatore cambiano di direzione molto rapidamente. Le molecole cariche elettricamente, ioni e dipoli (come l’acqua innanzitutto ma anche i grassi, i glucidi e le proteine), sono fortemente sollecitati e cambiano di direzione con la stessa frequenza. Questo movimento generale dà origine ad un fenomeno di attrito molecolare, che genera il calore. Il calore così si riproduce direttamente all’interno e poi si distribuisce per conduzione.
Inoltre quando finisce l’emissione di microonde, le molecole di acqua continuano a muoversi per un certo periodo e l’effetto termico dura ancora qualche minuto. A questo punto sembra interessante effettuare una breve analisi comparativa fra la produzione di calore ottenuta con le microonde e quella che si ottiene con il sistema convenzionale.
Il metodo tradizionale di cottura degli alimenti
Il metodo tradizionale per la preparazione degli alimenti utilizza solo la conduzione per la trasmissione del calore. In questo caso, la fonte (la piastra, la fiamma, il forno) applica l’energia termina alla parte esterna degli alimenti penetrando in essi molecola per molecola ed aumentando progressivamente l’energia cinetica delle stesse.
L’alimento si cuoce da fuori a dentro, e a seconda della tecnica culinaria e dell’intensità della fonte di produzione del calore, si formerà o no una crosta superficiale, ci sarà o no un interscambio di liquidi. Anche lo spessore della vivanda e il modo di prepararla influiranno sul fatto che la zona esterna risulti più o meno cotta della parte interna.
Inoltre in questo processo si richiede un consumo di tempo per il riscaldamento dell’aria del forno, per quello del recipiente di cottura, per quello dell’acqua di bollitura, eccetera. Questo preriscaldamento comporta anche un dispendio di energia.
Il calore generato dalle microonde
Invece il calore generato dalle microonde agisce direttamente sull’alimento. Il processo si realizza istantaneamente, senza preriscaldamento ne sprechi di energetici. Sono gli alimenti che trasmettono il calore all’esterno, ovvero al recipiente che li contiene, dopo che si sono riscaldati.
C’è da dire però che la temperatura che i cibi raggiungono, non è mai cos’ alta da produrre dorature superficiali (non si forma la crosta!). Perciò certe volte si può credere che certi alimenti siano ancora crudi. Questo fatto per alcune ricette è un elemento a sfavore, dato che non bisogna dimenticare che anche l’abitudine interviene nella valutazione sensoriale del piatto.
Croccantezza, doratura, crosticine e aromi di tostatura non possono stuzzicare gli appetiti dei commensali come al solito!
Anche la perdita di liquidi, trattandosi si un procedimento così veloce, appena si nota. Proprio per questo nel cucinare con forno a microonde si usano meno acqua e meno grassi rispetto ai metodi tradizionali.
4. Come funziona e da quali elementi è composto il forno a microonde?
Il forno a microonde è costituito fondamentalmente da un generatore di microonde o magneton e dalla camera di cottura, dotato di uno sportello anteriore e rivestita all’interno di lamine realizzate in materiale inattaccabile dalle onde. Di seguito descrivo brevemente il loro principio di funzionamento e le sue componenti.
Il generatore
Le microonde sono generate da un magnetron. Esso è costituito da un anello metallico, che agisce da anodo, che ha all’interno delle rientranze, le “cavità risonanti”. Al centro del magnetron troviamo un catodo cilindrico, nel quale è stato introdotto un filamento.
Collegando il filamento alla corrente di alimentazione, il catodo si scalda ed inizia ad emettere elettroni. Inoltre tra l’anodo e il catodo si genera un’alta tensione, che crea un forte campo elettrico fra queste due componenti. Sotto a questo influsso circola una corrente di elettroni dall’anodo al catodo.
La corrente di elettroni incide sulle cavità risonanti e ne esce grazie all’azione di un campo magnetico provocato da un magnete permanente, collocato in modo che la direzione del campo magnetico fra i poli sia perfettamente perpendicolare alla corrente di elettroni. A causa del mutuo influsso del campo magnetico e del campo elettrico, la corrente di elettroni segue la traiettoria prevista e crea, nelle cavità risonanti, la corrente ad alta frequenza.
La guida delle onde
Per trasferire l’energia nella camera di cottura, viene usata un’ antenna collocata in una delle cavità risonanti. Essa emette delle onde, simili a quelle di una emittente radiofonica o televisiva. La lunghezza delle onde prodotte dal magneton è molto più corta di quella delle onde radio: per questo esse vengono dette microonde.
Il distributore di microonde
Le microonde entrano nella camera di cottura, si riflettono sulle pareti e si distribuiscono in tutta la cavità. Per facilitare il riscaldamento omogeneo, è usato uno speciale ventilatore alla fine del condotto di collegamento, denominato distributore di onde o elica.
Le sue pale variamente inclinate e in movimento fanno rimbalzare le microonde, provocando una distribuzione in tutte le direzioni. Un’evoluzione della tecnica costruttiva ha anche messo a disposizione un accessorio di grande utilità: il piatto girevole, fabbricato con materiale inerte alle microonde (ceramica ad esempio) e collocato alla base del forno. Il piatto coadiuva l’esposizione uniforme degli alimenti all’irradiazione.
La camera di cottura
Ha la forma di un parallelepipedo le cui pareti interne sono costruite con materiali riflettenti le onde, di solito lamine di acciaio inossidabile, lisce, saldate e spesso ricoperte da uno strato di vernice. In alcuni modelli il fondo è rivestito di vetro, per facilitarne la pulizia.
Lo sportello di spesso vetro che consente di vedere l’interno del forno, è attraversato da una fine rete metallica che riflette le microonde all’interno in modo che non fuoriescano. A seconda dei modelli, lo sportello si apre lateralmente, lungo l’asse verticale o da sopra a sotto, lungo l’asse orizzontale.
Il quadro di programmazione
I primi forni a microonde avevano un tasto per l’accensione con due posizioni: una per la cottura e l’altro per lo scongelamento, oltre a un dispositivo per regolare il tempo di funzionamento. Attualmente vengono lanciati sul mercato dispositivi sempre più sofisticati che rendono l”uso del forno molto più preciso ed efficace.
5. Questi sono gli accessori del forno a microonde
Ecco gli accessori principali di un forno:
Il piatto grill
E’ già stato detto che le microonde scaldano gli alimenti fino al punto di cuocerli, ma che non riescono a dorarli o rosolarli. Si può ovviare parzialmente a questo inconveniente mediante un piatto grill (piano o fondo).
Si tratta di un recipiente di vetro-ceramica, con uno speciale rivestimento, capace di assorbire le microonde e di raggiungere alte temperature. Quando il piatto è caldo vi si collocano gli alimenti crudi che arrostiscono come su una piastra convenzionale o come se rosolassero in padella.
Ottenuta così la crosta esterna, si prosegue il normale processo di cottura. Il periodo di riscaldamento del piatto (nell’ambito di alcuni minuti) varia da un apparecchio all’altro a seconda dei modelli.
Il controllo automatico della temperatura
Per mezzo di una sonda termica o termometro introdotta all’interno dell’alimento e collegata all’apparecchio, si può programmarne la cottura fino al raggiungimento di una data temperatura ottimale prestabilita. A questo punto il termometro blocca il forno.
Quest’ accessorio consente una grande precisione di cottura. Affinché il sistema funzioni efficacemente è importante collocare il sensore della sonda al centro degli alimenti evitando il contatto con ossi o zone grasse, che si scaldano rapidamente dal resto. Gli apparecchi che offrono questo accessorio ne spiegano dettagliatamente l’uso e le possibilità di applicazione.
6. E’ pericoloso il forno a microonde?
La risposta a questa domanda è sicuramente NO. Di seguito a questo articolo parleremo della sicurezza del forno a microonde per noi utenti. Parlando delle proprietà delle microonde, abbiamo sottolineato che esse attraversano l’aria ed altri elementi senza scaldarli.
La proprietà delle microonde che attraversano l’aria senza scaldare gli elementi indica la possibilità che chi utilizza il forno, si trovi sotto la loro azione senza notarne istantaneamente l’effetto, cosa che invece succede a chi si avvicina troppo a una forte fonte di calore convenzionale (fiamma o aria calda).
Le microonde non si percepiscono, ma ciononostante possono penetrare nell’organismo e provocare gravi surriscaldamenti interni. Questa mancanza di protezione naturale fece sì che i diversi paesi stabilissero delle norme di sicurezza da far rispettare alle case costruttrici.
La normativa si riferisce in sintesi ai due seguenti aspetti:
- Il magnetron deve produrre microonde solo quando la porta del forno è chiusa, il timer avviato e il tasto partenza premuto.
- deve esserci un dispositivo meccanico che blocca l’emissione delle onde quando lo sportello viene aperto oppure quando il timer è azzerato.
Particolari attenzioni devono essere anche rivolte alla porta del forno e alle relative guarnizioni riflettenti e assorbenti, che devono essere progettate in modo da evitare una seppur minima fuoriuscita delle onde. Secondo gli standard di sicurezza in vigore in alcuni paesi, sugli sportelli si effettuano delle prove con 100.000 aperture.
Dopo questo test, la disposizione delle onde all’esterno non deve superare i 5 mW/cm2 a una distanza di 5 cm dallo sportello del forno, sempre secondo gli standard inglesi che danno come livello di pericolosità 100 mW/cm2. In Italia le prove di sicurezza vengono realizzate dall’Istituto Marchio di Qualità (IMQ) che in seguito alle opportune verifiche rilascia l’omonimo marchio.
Il forno a microonde non è pericoloso da usare ed è sicuro se rispetta le norme stabilite. Acquistandolo bisognerà sempre controllare che sia provvisto del marchio IMQ (all’estero si indica la conformità alla norma 325-25 della Commissione Internazionale Elettronica).
7. Il microonde fa male alla salute?
Questo è un dubbio più che legittimo, visto che questo elettrodomestico ormai è entrato in cucina e lo usano anche i bambini. Le microonde costituiscono solo una parte dello spettro delle radiazioni elettromagnetiche, che include:
- i raggi gamma
- i raggi x
- le radiazioni ultraviolette
- la luce visibile
- le radiazioni infrarosse e le onde radio differenti lunghezze d’onda.
Le microonde fanno parte di questo ultimo gruppo. Mentre i raggi gamma e x possiedono le capacità di ionizzare le sostanze con le quali vengono in contatto, cioè creano ioni dotati di carica elettrica, le microonde, gli ultravioletti, la luce, gli infrarossi e le onde radio sono classificati come radiazioni non ionizzanti perché non possiedono energia sufficiente a separare gli elettroni che tengono unite le molecole.
Gli effetti che quindi possono causare non sono né tossici né lesivi delle proprietà nutrizionali degli alimenti. Piuttosto dovremo paragonare gli effetti della cottura con le microonde sulle sostanze nutritive a quelli provocati con qualsiasi altro metodo della cottura della cucina tradizionale.
Recenti studi hanno dimostrato che non ci sono rischi per la salute. Se si è a contatto ravvicinato e prolungato con le radiazioni emesse dalle microonde, si rischiano dei reali problemi per la salute. Ma, visto che il forno viene usato per brevi periodi, e per legge è soggetto a scrupolosi controlli che non ne pregiudicano la sua efficienza, non si incorre in nessun tipo di rischio per la salute.
Un forno a microonde che funziona correttamente e che non è stato danneggiato dall’esterno, non provoca fuoriuscite di radiazioni. Per essere sicuri al 100% di non assorbire queste radiazioni, basta allontanarsi dal forno e non stargli davanti o vicino mentre è in funzione.
Le guarnizioni e lo sportello del forno permettono di evitare fuoriuscite di grosse quantità di radiazioni, quindi per scrupolo, controlla periodicamente che non ci siano parti danneggiate e pulisci bene le guarnizioni.
8. I tempi di cottura con il forno a microonde
E’ noto che la cottura degli alimenti può causare delle modificazioni sul patrimonio nutritivo composto delle proteine, dai grassi, dai carboidrati e da vitamine e sali minerali. Non sempre però è giusto interpretare questi cambiamenti come una perdita del valore nutritivo intrinseco, dato che alcune di queste trasformazioni contribuiscono a rendere i nutrienti attaccabili dagli enzimi digestivi e quindi in sostanza gli alimenti più digeribili.
Tuttavia anche se le tecniche culinarie e i processi di elaborazione possono in un certo senso migliorarne le qualità nutritive è anche vero che, se il trattamento non è idoneo, si verificano cambiamenti a livello nutritivo e sensoriale, non necessari e non desiderabili.
Semplificando all’estremo, intervengono direttamente su queste modificazioni due parametri:
- il tempo del trattamento termico
- la quantità del liquido di cottura.
Il tempo del trattamento termico
La cottura per mezzo di forni a microonde è caratterizzata dalla brevità del processo, cosa che a priori rappresenta una miglior protezione delle sostanze nutritive. Numerosi studiosi hanno fatto ricerche su questo tema: le analisi più frequenti si sono concentrate sulle vitamine, essendo queste tra le sostanze nutritive le più sensibili e facilmente perdibili.
Da uno studio effettuato nel lontano 1982 (S.Y. Chung e C.V. Morr per il Journal ok Food Science) a seguito di prove di confronto tra la cottura di piselli con il sistema tradizionale e quello con le microonde.
Eccetto il carotene, il calcio e lo zinco, vitamine e sali minerali, sono risultati più abbondanti negli alimenti cotti con le microonde. Anche Kennet (il “Journal ok Food Science” del 1981) in precedenza aveva constatato un contenuto di tiamina (Vitamina B), più alto nei polli cotti con le microonde, rispetto a quelli cucinati in forni elettrici.
La quantità di liquido di cottura
Questa quantità influisce sul contenuto finale dei principi nutritivi dell’alimento trattato. Per esempio se il liquido di cottura è l’acqua, vitamine idrosolubili e Sali minerali (soprattutto nelle verdure, ad esempio) si solubilizzano e quindi vengono perse durante la scolatura.
Nella cottura con il forno a microonde è possibile utilizzare una quantità minima di acqua e di grassi, ottenendo così un effetto di protezione su questi nutrimenti.
9. Il riscaldamento dei piatti pronti
Nel costume sociale moderno sta divenendo un’abitudine comprare piatti pronti refrigerati o surgelati da riscaldare prima dell’uso. Anche solo il riscaldamento però implica modificazioni del valore nutrizionale e organolettico dei piatti. Il modo in cui si effettua influisce sia sulla velocità sia sull’omogeneità del risultato.
Confrontando tempi e temperature ottenibili con il forno a microonde e con quello tradizionale chiunque può verificare come i tempi di riscaldamento. C’è poi un altro parametro da valutare: le modificazioni nutrizionali degli alimenti.
Nel dipartimento di Nutrizione del CEICID, si stanno realizzando da alcuni anni delle prove sulle modificazioni che il mantenimento in caldo e la rigenerazione di piatti freddi introducono nel calore nutritivo dei piatti pronti. I dati ottenuti segnalano che il riscaldamento con microonde è il metodo che protegge maggiormente il carotene (provitamina A) e la vitamina C.
Il risultato gastronomico dei piatti riscaldati
Le prove realizzate da Ramirez Arellano con test comparativi di assaggio, hanno dato al forno a microonde il massimo punteggio sotto tutti gli aspetti organolettici:
- colore
- odore
- sapore
- consistenza.
Il forno a microonde è stato messo a confronto con stufato, forno a elettrico e bagnomaria.
La rapidità del riscaldamento mantiene gli alimenti in condizioni molto simili a quelle dei piatti appena cucinati. Le probabilità che i piatti si secchino o stracuociano si riducono al minimo.
10. La cottura con le microonde igienizza gli alimenti?
Non sembra che le microonde abbiano uno specifico potere microbicida. Numerosi autori affermano che l’azione sterilizzante di queste onde è dovuta all’effetto termico che generano e che di conseguenza la loro azione è simile a quella prodotta da una qualunque altra fonte di calore convenzionale.
E’ noto che il calore uccide i microorganismi. Il grado di sterilizzazione però dipende dalla temperatura e dal tempo del trattamento. Più alta è la temperatura e per più tempo viene mantenuta , maggiore sarà il numero di microorganismi che muoiono. Possiamo concludere allora che la cottura con microonde, essendo molto più rapida della tradizionale, abbia un effetto microbicida minore, almeno per quanto riguarda la superficie sulla quale il calore del sistema tradizionale incide più a lungo.
11. Perché è meglio scongelare gli alimenti con il forno a microonde?
Innanzitutto ci pare interessante effettuare delle considerazioni preliminari. Tutti sanno che la surgelazione (e anche ala congelazione) dei cibi è un processo di conservazione nel quale la bassa temperatura blocca lo sviluppo di microorganismi presenti. Solo alcuni microbi muoiono per effetto del freddo, la maggior parte resistono e rimangono latenti.
La loro attività riproduttiva è soltanto sospesa ma può riprendere attivamente a temperatura ambiente. Ciò spiega perché i prodotti surgelati devono rimanere a -18° C fino al momento del loro utilizzo e perché, appena scongelati, devono essere consumati. Lo scongelamento degli alimenti si realizza quasi sempre estraendoli dal congelatore e lasciandoli a temperatura ambiente fino al momento della loro preparazione.
Il tempo necessario allo scongelamento varia in funzione del volume e del peso dell’alimento congelato. A volte lo scongelamento si effettua nello stesso frigorifero, ma in tal modo risulta più lento. Infatti un filetto di merluzzo da 600 grammi si scongela, a temperatura ambiente, in 4 ore e mezza, nel frigorifero bisogna aspettare 11-12 ore. Tempi molto lunghi quindi che possono venire accorciati di molto con il forno a microonde. Lo stesso filetto di merluzzo, richiederà soltanto 5 minuti.
Alcuni studi microbiologici condotti negli anni 80 presso il CEICID di Madrid sul pesce scongelato, a temperatura ambiente, in frigorifero e con le microonde, concludono che lo sviluppo batteriologico è pressoché simile a quello di un campione congelato, se non si superano i 0 °C. Se la temperatura aumenta per un lungo periodo di tempo, la moltiplicazione batteriologica diventa imprevedibile.
Si sono riscontrate importanti differenze di temperatura fra il centro del prodotto e la sua superficie quando lo scongelamento si realizza a temperatura ambiente e il peso dell’alimento supera il mezzo chilo. Questo significa che all’esterno intanto i microorganismi possono riprodursi e contaminare l’alimenti. Fra gli alimenti scongelati in frigorifero e quelli del forno a microonde, queste differenze non si notano e quindi sono sanitariamente consigliabili.
Lo scongelamento con il forno a microonde, essendo molto veloce, mantiene la flora microbica in condizioni praticamente identiche a quelle del prodotto congelato, cosa difficile da ottenere con uno scongelamento a temperatura ambiente. La cottura interverrà a distruggerla successivamente. Quindi si può dedurre che lo scongelamento con il forno a microonde è più rapido e più igienico.
12. Questo è tutto ciò che devi conoscere per utilizzare al meglio il tuo forno a microonde
Di seguito potrai scoprire i cosa devi conoscere per utilizzare al meglio il tuo forno a microonde.
Installazione e manutenzione del forno
L’apparecchio si installa facilmente: per farlo funzionare basta una presa standard da 220V, 50Hz, con messa a terra. E’ conveniente sistemarlo lontano dalle fonti di calore:
- termosifoni
- forno tradizionale
- fornelli.
Se l’accensione del forno a microonde non funzionasse, bisognerebbe verificare che:
- c’è dispersione elettrica in casa
- l’attacco della corrente funziona
- lo sportello del forno è ben chiuso.
Come pulire il microonde?
La pulizia è l’unica operazione richiesta per la sua manutenzione. Essa dovrà essere effettuata sempre ad apparecchio staccato dalla rete elettrica. Dato che il calore generato dal microonde non è molto forte e il forno rimane freddo internamente ed eventuali schizzi di grasso o di liquidi non si carbonizzano, la pulizia è pertanto molto semplice.
Sarà sufficiente passare all’interno del forno, una volta al giorno, un panno inumidito e poi asciugare. Se ci fosse bisogno di effettuare una pulizia più approfondita basterà inumidire lo straccio (o la spugna) con acqua e detersivo e passare la parte frontale, la superficie interna gli agganci dello sportello.
In particolare bisogna prestare attenzione alla pulizia della parte interna dello sportello, delle guarnizioni e della serratura. Spesso in questi punti si depositano resti di cibo, grasso etc. che oltre ad essere un focolaio di sporcizia, possono impedire la chiusura ermetica della porta stessa. Non bisogna mai usare prodotti chimici caustici o abrasivi e neanche rischiare le zone di sporco con lame di coltello o altri oggetti appuntiti.
Se ci fossero macchie sulle pareti del forno, si consiglia di ammorbidire prima con acqua tiepida, in modo da poterle rimuovere più facilmente con un panno o una spugna. Per eliminare odori all’interno del forno, basterà introdurre un bicchiere di acqua e limone e portarlo a ebollizione.
13. Questi sono i recipienti per il forno a microonde
Tutti i materiali, fatta eccezione per i metalli (alluminio, acciaio, ferro…), servono per scaldare o cuocere gli alimenti nel forno a microonde. I metalli riflettono le microonde e non le lasciano penetrare all’interno del recipiente. Non si devono lasciare all’interno del forno neanche utensili metallici, come cucchiai, forchette etc.
Se per una qualsiasi ragione si introducesse nell’apparecchio un oggetto metallico, bisognerà evitare che entri in contatto con le pareti del forno: potrebbero prodursi delle scariche. I recipienti per la cottura devono essere permeabili alle microonde.
Per verificare questa proprietà, si fa la prova della permeabilità, che consiste in questo:
- introduci nel forno il recipiente in questione, accanto a un bicchiere di pieno di acqua e accendi il forno per alcuni secondi.
- Se il recipiente rimane freddo e il bicchiere d’acqua si scalda, significa che il primo è permeabile alle microonde e quindi può essere utilizzato.
- Se al contrario, risultasse caldo non potrà essere usato nel forno a microonde.
Vetroceramica
Il vetroceramica è probabilmente il materiale più adatto a questo elettrodomestico. Le onde lo attraversano senza scaldarlo (purché esso non abbia intarsi metallici incorporati). E’ resistente alle alte e alle basse temperatura, di conseguenza può essere usato sia per congelare che per cucinare.
Il mercato inoltre offre diversi tipi di recipienti in vetro ceramica trasparente o bianco:
- insalatiere
- vassoi da portata fondi o piani
- piatti
- brocche
- coppette
- eccetera.
Quindi possono essere utilizzati sia per i solidi che per i liquidi.
Ceramica e Porcellana
Anche questi materiali sono adatti, purché non siano decorati con disegni metallici. A volte, a causa dello spessore dei recipienti, è necessario aumentare il tempo di cottura dei cibi.
Plastica
Per questo materiale è indispensabile la prova di permeabilità, dato che esistono diversi tipi di composizioni plastiche. Delle quali non tutte potrebbero assorbire le microonde. Oltretutto tra i diversi tipi di plastica rigida, ce ne sono alcuni resistenti al calore ed altri che per cotture prolungate si deformano.
Si consiglia di usare solamente quelli che resistono anche a 120°C. I sacchetti di plastica non sono consigliabili, perché il calore del cibo scaldato potrebbe scioglierli. Così pure i recipienti semi-rigidi, troppo sottili. Attualmente i fabbricanti di materiali plastici stanno realizzando dei contenitori appositi per i forni a microonde. Tra gli utensili posso essere usate invece, le palette di gomma con il manico di plastica.
Legno e Paglia
Possono essere introdotti nel forno a microonde, ma bisogna tener presente che se sottoposti a riscaldamenti frequenti si induriscono (soprattutto la pagina) e diventano molto più fragili. Le posate di legno o le palette di gomma con manico di legno non soffrono alterazioni nel forno. Se sono umide o unte, si scaldano come gli altri alimenti.
Carta e Cartone
Ad oggi molti piatti vengono serviti in recipienti di carta o di cartone appositamente trattati, come il Tetrapak. Questo materiale è indicato nel caso del riscaldamento delle pietanze, non lo è invece per la cottura, dal momento che, se è esposto troppo a lungo al calore, si deforma. La carta e il cartone ricoperti di cera possono sciogliersi con il calore trasmesso dai cibi. Per evitare gli schizzi durante la cottura si possono usare dei tovaglioli di carta o di carta cucina, per ricoprire i piatti.
La forma dei recipienti
La forma rotonda e quella ovale sono le più adatte, perché in esse le onde di distribuiscono più uniformemente, rispetto a quelle quadrate o rettangolari. Infatti gli angoli assorbono inutilmente gran parte dell’energia. I recipienti piano sono a loro volta più adatti di quelli fondi. Logicamente la loro grandezza dovrà essere proporzionale alla quantità di alimento contenuta e alla misura del forno.
14. Quanta energia si risparmia?
Gli opuscoli pubblicitari sui forni a microonde, sottolineano il basso consumo energetico che il loro funzionamento comporta.
Il risparmio di energia deriva dal fatto che:
- é un apparecchio di media potenza
- non ha bisogno di essere preventivamente scaldato
- il tempo di funzionamento è sempre molto breve.
La potenza dei forni a microonde
Il consumo energetico di un elettrodomestico dipende dalla sua potenza e dal tempo di funzionamento. La potenza è sempre indicata, insieme ad altri dati, sulla piastrina delle caratteristiche incorporata nell’apparecchio. Spesse volte gli opuscoli illustrativi dei forni a microonde indicano due potenze, una di entrata e l’altra di uscita.
Il dato da considerare per il calcolo del consumo di energia è la potenza di entrata, ovvero quella che l’apparecchio assorbe dalla rete elettrica durante il funzionamento alle massime prestazioni. Per i forni domestici è compresa generalmente tra i 1000 e i 1500 Watt.
Però una parte di questa potenza (da un terzo alla metà circa) è utilizzata per il funzionamento dell’apparecchio: Magnetron, distributore di onde, piatto rotante, eventuale ventilatore, luce interna. La potenza di uscita o utile è quella effettivamente impiegata per la cottura vera e propria, ed è generalmente compresa tra i 600 e i 4200 Watt. Per avere un confronto, i forni elettrici familiari tradizionali hanno potenze che variano da 2000 a 2500 Watt, quindi quasi il doppio rispetto ai forni a microonde delle stesse dimensioni.
Non hanno bisogno di preriscaldamento
I forni tradizionali necessitano di un periodo di preriscaldamento, per potere essere usati. Durante questo lasso di tempo, essi raggiungono la temperatura idonea per la cottura del piatto o per il suo riscaldamento. Il forno a microonde invece non ha la stessa esigenza. La sua azione, diversa dal sistema convenzionale, ha inizio appena il forno è attivato.
Il periodo di funzionamento
La velocità di cottura o di riscaldamento di un piatto è molto superiore a quella del forno tradizionale.
15. Che cosa si può fare con il forno a microonde?
Il forno a microonde di può utilizzare per:
- cuocere gli alimenti
- riscaldare piatti pronti
- scongelare alimenti crudi o cotti.
Ecco gli alimenti che si possono cuocere gli alimenti con il forno a microonde
Con il forno a microonde si possono cucinare diversi tipi di piatti, risparmiando tempo ed energia, dato certamente rilevante, ma soprattutto mantenendo elevate qualità nutrizionali e organolettiche. Certamente il forno a microonde non può sostituire ne i fornelli ne il forno tradizionale. E’ però un validissimo complemento degli stessi. Esistono piatti che non possono essere preparati con questo elettrodomestico; ma nemmeno il forno tradizionale può sostituire i fornelli, né questi ultimi il forno.
Con il forno a microonde si possono preparare:
- minestre
- creme salate
- paté
- pasta
- riso
- patate
- verdure
- carni
- pollame
- pesce
- uova
- salse
- dolci di frutta
- creme dolci
- salse dolci
- torte
- cacciagione.
Il forno a microonde non serve per preparare:
- I legumi perché diventano duri e non assorbono bene l’acqua
- Le uova cotte con il guscio, alla coque, sode etc. perché scoppiano
- I fritti perché la temperatura dei grassi non è controllabile;
- La pasta sfoglia perché il calore delle microonde non riesce a gonfiarla, né a dorarla
Prima di passare ad alcuni esempi di ricette, leggi attentamente questi consigli generali, validi per tutti i tipi di forno.
Riscaldare i piatti pronti
Senza alcun dubbio l’uso più comune del forno a microonde è quello che se ne fa nei bar e nei self-service. La velocità nel riscaldare la pietanza, così come la possibilità di prepararla direttamente nel piatto di servizio, e soprattutto la qualità finale, saporita e come se fosse appena cucinata, supera di molto qualsiasi altri sistema di riscaldamento:
- fornello
- infrarossi
- eccetera.
Scongelare cibi crudi o precotti
Lo scongelamento dei prodotti congelati si ottiene con una velocità che non è superata da nessun altro sistema. Mentre una trancia di merluzzo da 150 grammi si scongela a temperatura ambiente in circa 2 ore, e nel frigorifero impiega circa 5 ore, nel forno a microonde sono sufficienti 1 o 2 minuti.
Quando la quantità del cibo supera il ½ kg, spesso avviene che lo scongelamento nel forno a microonde sia disuguale: mentre i bordi cuociono, la parte interna rimane congelata. Ciò avviene perché l’acqua assorbe più rapidamente le microonde del ghiaccio e mentre scongela la zona interna, per circa 2/3 cm. di spessore quest’acqua si riscalda velocemente.
Per rimediare a ciò i forni a microonde hanno un dispositivo di scongelamento che emette in forma discontinua delle microonde, in modo che il calore prodotto si trasmette per conduzione a tutto il blocco congelato e lo scongelamento è più omogeneo. I tempi di scongelamento sono quelli necessari per portare i piatti da consumare caldi, alla temperatura idonea.
Alcuni cibi come i paté e le torte non si servono caldi, per cui non bisogna considerare il riscaldamento. Affinché una volta riscaldata, la frittata di uova o di patate raggiunga il giusto punto di cottura, bisognerà non farla rapprendere troppo durante la preparazione. Riescono meglio le frittate che si ricoprono con qualche salsa: pomodoro, besciamella, eccetera. Il riscaldamento di crocchette, paste sfoglie o piccoli calzoni ad esempio, conviene effettuarlo in momenti successivi, in modo che non rimangano troppo unti.
Che cos’altro si può fare con il forno a microonde?
- Riscaldare il latte, il caffè e qualsiasi altro liquido
- sciogliere o portare alla temperatura richiesta qualsiasi ingrediente: burro, grasso, cioccolato, eccetera
- farlo funzionare per 15/20 secondi con arance o limoni che si vogliono spremere. In questo modo si otterrà una maggiore quantità di succo.
16. Consigli per delle ricette al microonde?
Ti ho parlato fin’ ora esclusivamente del forno, ora è venuto il momento di iniziare a pubblicare le ricette, ma prima occorre una piccola introduzione per capire come ottenere il meglio dalle ricette realizzate al microonde. Ecco tutti i dettagli.
I tempi
I dati forniti dalle ricette che pubblicherò nei prossimi mesi, si riferiscono unicamente al tempo di cottura sui fornelli o nel forno; non sono inclusi invece quelli relativi al tempo necessario per effettuare i diversi processi di preparazione degli alimenti: lavaggio, affettatura, eccetera.
Tempi di cottura: sono da considerare approssimativi perché variano in funzione del forno che si utilizza, della qualità del prodotto, della quantità dello stesso.
Inoltre va tenuto conto che:
- Gli alimenti a temperatura ambiente cuociono più in fretta di quelli appena tirati fuori dal frigorifero.
- Quelli con un alto contenuto di grassi o zuccheri cuociono prima di quelli che contengono grandi quantità di liquido, perché i grassi e gli zuccheri assorbono l’energia delle microonde più velocemente.
- Più gli alimenti sono densi, più tempo impiegano per cuocere.
- Esistono anche differenze personali nel gusto: il piatto che ad alcuni potrebbe sembrare quasi crudo, ad altri potrebbe persino apparire scotto.
Perciò le prime volte sarà bene calcolare un po’ meno del tempo previsto e verificare il risultato.
Tempi di riposo: se in una ricetta dedicata alla cucina con il forno a microonde troviamo questa indicazione, vuole dire che il piatto deve finire di cuocersi grazie al proprio calore interno, fuori dal forno a microonde.
Collocazione dei piatti nel forno a microonde: dentro al forno esistono dei punti in cui la concentrazione di onde è maggiore e nei quali la cottura avviene più rapidamente. Per questo motivo in certe preparazioni, creme, passati, salse eccetera, è conveniente mescolare ogni tanto, in modo da distribuire uniformemente la temperatura. Per fare la crosta nei piatti che la richiedono (le bistecche, le salsicce, il pollo etc.) si utilizzerà il piatto grill apposito o si rosoleranno prima in una padella a parte.
Potenza: nella descrizione del forno a microonde, gli apparecchi sono dotati di un selezionatore di potenza che consente di programmare l’intensità di emissione delle microonde a seconda delle necessità. Vi sono forni che hanno due o tre gradazioni di potenza, altri che arrivano fino a dodici diverse gradazioni.
L’intensità di emissione delle microonde influisce sul tempo di riscaldamento o di cottura del piatto. Ci sono alimenti che richiedono cotture lente e altri rapide. Le ricette di questa guida, sono state tutte sperimentate in due tipi di forno differenti, affinché le ricette siano eseguibili in qualunque modello di forno.
Alla fine di ogni ricetta è stata segnalata la potenza per la cottura e per il riscaldamento, indicando tre possibilità:
- bassa
- media
- e alta.
Per lo scongelamento in certi forni esiste un tasto specifico, diversamente occorre utilizzare una potenza più bassa. Ognuno, facendo un po’ di esperienza, saprà presto adattare le indicazioni alle prestazioni del proprio forno.
17. Come preparare minestre e creme?
Per preparare le minestre bisognerà utilizzare dei recipienti sufficientemente capaci, in modo che durante il riscaldamento o la cottura il liquido non si spanda. Non è sempre necessario mettere il coperchio.
Per preparare le creme con il forno a microonde si usa il latte freddo. Per ridurre il tempo di cottura, si può usarlo tiepido, facendo però attenzione a sbattere energicamente il preparato con un cucchiaio o con una frusta, dopo averlo tolto dal forno. La densità della crema dipenderà dall’uso che si vorrà farne.
Se ritirandola dal forno fosse troppo spessa, si aggiungerà un po’ di latte caldo. Se invece risultasse troppo liquido si aggiungerà un cucchiaio di maizena sciolta in poco latte, rimettendo la crema nel forno per qualche minuto.
Il recipiente in cui prepariamo la crema deve essere capace e fondo, per impedire che il liquido caldo fuoriesca ed anche per poter poi sbattere più comodamente il composto. Inoltre sarà bene usare recipienti con coperchio, per evitare che la crema diventi troppo spessa ai bordi.
18. Come cucinare la patate lesse con il microonde?
Sai cucinare le patate al microonde? Ecco la mia ricetta!
Ingredienti
- patate
- aceto balsamico
- olio, sale e pepe quanto basta.
Preparazione delle patate lesse al microonde
Sbuccia e taglia a pezzetti le patate lesse. Cerca di fare dei pezzi della stessa grandezza, così è più facile rendere la cottura omogenea.
In una pirofila da microonde metti le patate tagliate ed circa 1 dito di acqua.
Ricopri la pirofila con la pellicola trasparente ed applica qualche buco con la forchetta.
19. Come essiccare le erbe aromatiche?
Ti voglio svelare questo piccolo trucco per essiccare le erbe aromatiche con il nostro mitico forno a microonde. E’ un modo veloce di conservare le erbette non utilizzate o seccarne un po’ per un super gustoso mix per insaporire i tuoi piatti. Ecco come si fa.
Di cosa hai bisogno:
- erbette
- carta da cucina
- un piatto
- un forno a microonde.
Procedimento
Lava le erbette. Per il nostro scopo sarebbero da preferire erbe con gli steli sottili, ma andrà bene qualsiasi cosa. Lavale e passale in una centrifuga per insalata per eliminare l’acqua in eccesso; puoi anche lavarle ed asciugare foglia per foglia con carta da cucina.
Adagiale su un tovagliolo per far assorbire le ultime goccioline d’acqua!
Priva le foglie dello stelo. Dato che il concetto principale dell’essiccazione sta nel rimuovere tutta l’acqua all’interno della pianta, togliendo lo stelo si ottengono ulteriori punti di evaporazione.
Riscalda le erbette: appoggia le erbette su un piatto sul quale avrai già steso un tovagliolo di carta. Distendici sopra le erbe in un solo strato e metti al microonde per 30 secondi alla massima potenza.
Ripeti il procedimento fino a che non diventano secche e croccanti. Gli steli più sottili si dovrebbero spezzare se vengono piegati. Alcune erbe impiegheranno più tempo ad essiccarsi, anche 3 o 4 minuti, mentre altre meno.
Conservazione: le erbe si conserveranno anche per un anno in un recipiente ben chiuso. Aggiungile ai tuoi piatti quotidiani per un pizzico di sapore in più!
20. Conclusioni
Bene, termina qui questa lunga e corposa guida all’uso del forno a microonde. Ricapitolando abbiamo parlato di cosa sono e come funzionano le microonde. Ora hai le idee chiare sul fatto che questo elettrodomestico, se usato in modo corretto, non provoca nessun danno alla tua salute e a quella dei tuoi cari.
Abbiamo approfondito perché e come scongelare i cibi surgelati e quali sono i tempi di cottura. Da oggi sai che usare la cucina a microonde ti permette di risparmiare tempo e soldi sulla bolletta, e sai anche come preparare delle ricette al microonde facili, in poco tempo e di gran gusto.
Se questa guida ti è stata utile in qualche modo, fai bella figura con i tuoi amici, parenti e colleghi di lavoro e consiglia questa pagina a chi vuole saperne di più sulla cucina a microonde. Clicca sui pulsanti social che trovi qui sotto, e offri un buon suggerimento a chi non è ancora un esperto, come te, del forno a microonde.
spiegato benissimo e utili consigli ma volevo una conferma sulla pellicola da usare:
c’è ne una specifica oppure si può usare quella normale?
vi ringrazio anticipatamente
Gabriella
Ciao Gabriella, grazie per i complimenti per questa guida sulla cucina e sul forno a microonde. C’è stato molto lavoro dietro per pubblicare tutto questo materiale, quindi sono felice di ricevere i tuoi complimenti.
Riguardo alla pellicola, non puoi usare quella normale, ma c’è ne una apposta per il microonde. Puoi trovare la pellicola nei supermercati e fai molta attenzione perché deve essere scritto a chiare lettere: Pellicola per microonde.
Spero di esserti stato di aiuto. Buona cucina!
Ciao, volevo un consiglio. Ho rotto il piatto girevole e ne sto usando uno di un altro forno. Siccome il piatto non gira,forse per dimensioni diverse,posso continuare o mi conviene comprarlo?
Ciao Giovanna e grazie per la tua domanda. Ho fatto un pò di ricerche per te per capire se il problema del piatto che non gira potrebbe derivare dalla differenza delle dimensioni del piatto che hai sostituito.
Credo sia importante che il piatto giri all’interno del microonde per poter cucinare gli alimenti in modo uniforme. Una semplice prova potresti farla inserendo un piatto diverso molto più leggero, anche un normale piatto da cucina (se le dimensioni si adattano al rotore) per valutare se effettivamente è la pesantezza del piatto sostituito che non permette la rotazione.
Posso inoltre consigliarti di cercare la guida del tuo microonde per verificare se c’è la possibilità di sostituire il piatto, dove poterlo acquistare, vedere se è possibile usare un sostituto non originale perché di certo il costo è minore.
Facci sapere se risolvi il problema e come lo hai risolto.
Grazie ancora per aver condiviso il problema con il tuo forno a microonde.
Attendiamo news!
Si può riscaldare più volte una pietanza già cotta nel microonde.grazie
Potreste togliermi un dubbio? Tra poco diventerò mamma e sto scegliendo lo sterilizzatore. Sono orientata per quello al microonde. Mia sorella mi ha dato il suo che ha usato per i suoi figli. Lo ha usato fino a 5/6 anni fa. la mia domanda sorge spontanea: ” è ancora buono o con il tempo si è rovinato”? il coperchio si è opacizzato è diventato giallognolo. Lo posso usare ancora? grazie
Ciao Stino, si perchè no? Non vedo che problemi ci siano a riscaldare un prodotto cotto con il microonde. Che dubbi avevi a proposito?
Per risparmiare energia elettrica con l’uso del forno a microonde basta attuare alcuni comportamenti quotidiani che permettano di evitare gli sprechi e di ridurre il consumo energetico
Salve quale temperatura e tempi per precotti sottovuoto ? Quindi non surgelati, su pasta al ragu’ ad esempio , aggiungero olio prima di infornare? Grazie, simone
ho trovato una ricetta per cucinare filetti di rombo che vorrei cucinarli al mio forno a micronde
la ricetta dice ………….posarli sulla placca e mettere al forno molto cado 220° si può riscadare il forno senza aliment?Grazie
TUTTO MOLTO INTERESSANTE SPECIALMENTE PER UN PRINCIPIANTE
Grazie Vittorio per il tuo commento positivo. Cos’è che per te è stato più interessante? Cosa hai scoperto che non conoscevi già? Buona cucina!
Ciao, complimenti per la guida, io ho un WHIRPOOL mwd 308 combi, poichè avevo letto che si può benissimo avere l’effetto crisp con il combi avevo acquistato un piatto grigliante whirpool originale, tuttavia ho provato ma non riesco ad ottenere questo effetto di cottura, mi puoi aiutare? ieri sono andata in un grosso rivenditore di elettrodomestici e pubblicizzavano appunto questi piatti dicendo che si possono usare benissimo con i forni combi.
Mi puoi dare dei suggerimenti o delle informazioni corrette? grazie, ciao
Paola
Ciao Mirko,
Intanto complimenti
Sono uno Chef executive lavoro in uno dei nostri locali in Sardegna.
In un capitolo dell’articolo parli della sonda di temperatura integrata. Io sono alla ricerca da qualche giorno di un forno a microonde che abbia questo benefit. Ti sarai riferito a qualche modello particolare, penso. Ecco se potresti darmi questa informazione ti sarei immensamente grato.
Grazie e ancora complimenti.
Antonio Palma