
Prepara il palato: che preferisci il gusto salato o quello dolce, un primo oppure un piatto a base di carne, le ricette leccesi sono pronta a soddisfare il tuo appetito, per un viaggio all’insegna dei sapori.
Ammettiamolo, siamo fortunati: l’Italia vanta una delle tradizioni culinarie più vaste e qualitativamente migliori di tutto il mondo. E, per di più, c’è una ricchezza regionale che a volte rischia di sfuggirci, se non andiamo a ritrovarla nei luoghi d’origine.
Per questo, un viaggio in Salento può essere l’occasione ideale non solo per abbronzarsi sulle splendide spiagge, nuotare nel mare cristallino e divertirsi nelle sere di movida, ma anche per scoprire i gusti dell’arte gastronomica leccese. Ecco quali sono le ricette tipiche leccesi, quelle assolutamente da non perdere, come consigliato anche dal portale Lecce News 24.
Gli ingredienti di base
Non sempre “povero” ha una valenza negativa: se all’aggettivo abbiniamo cucina, ad esempio, non dobbiamo pensare a portate carenti o poco gustose, anzi. In questo caso si fa riferimento alla tradizione di servirsi delle materie prime del territorio, proprio come fatto nei tempi antichi.
In Puglia, e in particolare nel rigoglioso Salento, questo si traduce in ingredienti semplici e deliziosi e in prodotti freschi come ceci, erbe e spezie nostrane, olive e olio d’oliva, pomodori, e, naturalmente, pesce fresco, nonché alberi di mandorlo che prendono le forme di biscotti, amaretti e latte di mandorla.
I primi piatti
Cominciamo da un trittico di primi piatti tipicamente leccesi e da un formato di pasta che è un po’ l’emblema della città, la “tria”, una speciale pasta fresca di forma di rombo.
L’accostamento principe è con i ceci (ciceri in dialetto), e la preparazione tipica prevede che una parte della pasta venga cotta in acqua bollente salata, mentre un’altra fritta in olio bollente.
Da un formato all’altro: di solito si pensa siano esclusiva del nord della Puglia e di Bari, ma qui a Lecce le orecchiette esistono eccome! Nel piatto più famoso sono servite con sugo di pomodoro e ricotta forte, ma non manca la versione con le cime di rapa amata dai “cugini” baresi.
Meritano un accenno (e un assaggio) anche le sagne, una sorta di tagliatella ritorta, che può essere accompagnata da sugo di pomodoro, ricotta e foglie di basilico fresco, oppure condita con melanzane fritte e olive locali.
I secondi piatti
Come capita un po’ in tutto il Sud Italia, è la carne a detenere un ruolo principale nella cucina leccese. In tavola non possono mancare i “turcinieddhi”, ovvero involtini formati dalle interiora di agnellini o capretti da latte arrostiti alla brace, o il galletto di Sant’Oronzo, galletto ruspante cotto in umido con pomodoro, preparato in occasione della ricorrenza del Santo Patrono della città il 26 di agosto.
Altra specialità sono le “municeddhe”, ovvero lumachine di solito servite semplicemente con pomodoro. Passando invece ai piatti a base di pesce, ricordiamo “Lu purpu alla pignata”, ovvero il polpo cucinato in umido in un coccio di terracotta, e lo scapece antica specialità che nasce a Gallipoli e che consiste nel friggere del pesce e poi marinarlo con mollica di pane, zafferano, aceto e altre spezie.
Gli sfizi. Cosa sgranocchiare a tavola o nei ritagli di tempo?
Qui a Lecce c’è solo l’imbarazzo della scelta. Si va dalle friselle (piccole forme di pane croccante, di solito cotte in forni di pietra e gustate con una goccia di olio d’oliva) ai taralli circolari (da provare con uno dei vini locali!), ormai godibili con vari gusti come finocchio, pepe nero in grani o semi di papavero dolce; dalle pizzette, condite con pomodorini freschi, al vero simbolo di Lecce, la puccia, un piccolo pane di pasta di pizza da farcire con salumi, formaggi o verdure.
Dulcis in fundo
Non ci si può alzare da tavola senza aver provato almeno una volta un pasticciotto, il particolare impasto di frolla ripieno di crema pasticcera che soddisfa la gola dei leccesi e non solo.
Oggi si trovano anche varianti con pasta di mandorle o cioccolato, nonché una versione da gustare fredda chiamata “Fruttone”. Nel periodo natalizio si trovano invece i “purceddhruzzi”, simpatici gnocchetti di pasta dolce croccante che ricordano appunto dei piccoli maialini: versione locale degli struffoli napoletani, sono fritti e cosparsi di miele e poi guarniti con pinoli, mandorle e confettini colorati.
Non mancano i taralli dolci allo zucchero né vari biscotti con pasta di mandorle, che rendono merito alle produzioni locali. Insomma, ho cercato di rendere un’idea… e nel frattempo a me è venuta l’acquolina in bocca rileggendo tutte queste ricette leccesi: a te?
