Il 21° appuntamento con questa guida enogastronomica alla scoperta dei prodotti tipici del Piceno.
Ogni martedi, puoi consultare questa rubrica per conoscere le tipicità di questo territorio e non solo.
In questa puntata, scoprirai maggiori informazioni sul Tartufo dei Monti della Laga e dei Monti Sibillini.
Cos’è il Tartufo della Laga dei Monti Sibillini
I tartufi che si trovano nei boschi marchigiani sono di straordinaria qualità e con aroma molto intenso,
soprattutto della varietà Tartufo Nero Pregiato che si presenta con scorza nera e rugosa, con verruche
minute e polpa violacea a maturazione con fini e numerose venature bianche.
La sua Storia
Il tartufo è molto apprezzato già dai Romani che lo consideravano un potente e ricercato afrodisiaco,
esso ha profumato anche le mense di imperatori, papi, principi e signorotti.
Il Tartufo infatti, nobilita qualsiasi pietanza: il più semplice dei risotti, le modestissime uova al tegamino, una normale bistecca o scaloppina, una comune pasta al burro, un crostino, una tartina, diventano piatti da re se cosparsi di tartufo grattugiato o tagliato con l’apposita taglierina in trasparenti fettine.
Oltre al Tartufo Bianco in questa zona meravigliosa sono presenti altre specie come il Tartufo Nero di Norcia o Perigord (Tuber Melanosporum Vitt),il Tartufo d’estate (Tuber Aestivum Vitt), il Tartufo Bianchetto (Tuber Burchii Vitt).
La Zona di Produzione
Il tartufo nero pregiato, noto anche come “pregiato di Norcia e di Spoleto”, che Gioacchino Rossini (1792-1868) si faceva spedire in Francia, si raccoglie da dicembre a febbraio nella zona di Acqualagna (Pesaro), Acquasanta Terme, Roccafluvione, Comunanza, Montefortino (Ascoli Piceno), Camerino e Visso (Macerata).
Gli abbinamenti di questo tartufo
Il tartufo dei Monti della Laga e dei Monti Sibillini insaporisce ripieni, arrosti e molto altro ancora.