La fava dal punto di vista nutrizionale: un ottimo legume

fave e salame

Si conoscono diverse varietà di fava: la vicia faba equina e la vicia fabaminor sono piante da foraggio.
Quella destinata invece all’alimentazione umana è la vici faba maior.


fave e salame
Per smentire alcuni luoghi comuni dell’antichità, possiamo dire che le fave sono ricche di proteine, fibre, vitamine (A, B, C, K, E, PP) e Sali minerali, importanti per la loro azione di drenaggio.

I dietologi ci ricordano inoltre che tra i legumi, le fave risultano essere meno caloriche (37 calorie per 100 grammi).
Ma attenzione, questi numeri riguardano le fave fresche, perché con quelle secche l’apporto calorico sale vertiginosamente.

Esiste, lo ricordo perché va fatto, una grave forma di intolleranza alle fave, una vera e propria malattia, genetica, ereditaria e che si chiama fauvismo: essa è dovuta alla mancanza di un particolare enzima nei globuli rossi (si manifesta con una grave forma di anemia provocata dall’ingestione delle fave).
Come possono essere consumante le fave.

Fatta questa necessaria premessa, vediamo allora….

Come possono essere consumate le fave

Per assicurarti che siano fresche, prova a spezzare il bacello. Se fa un ben rumore, tipo uno schiocco, vuole dire che sono a posto, e pronte per essere mangiate.

Le fave fresche, si sa, si mangiano, così crude, accompagnando salumi e formaggi (alzi la mano chi non ha mai sentito parlare di fave e pecorino…) ma possono essere anche arrostite (perdendo di sapore, ma se le vuoi provare così, incidile come si fa per le caldarroste e poi mettile sul fuoco).

Possono inoltre essere congelate: dopo averle sbollentate per circa 3 minuti, si lasciano raffreddare e si ripongono in sacchetti di plastica.

Photo Credits: Flickr.

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