La sesta ed ultima parte della rubrica dedicata ai marchi di tutela enogastronomica del nostro territorio.
In questo appuntamento settimanale, scoprirai i dettagli del marchio IGT.
Abbiamo approfondito fin’ora la definizione di D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta), dell’I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta), dell’S.G.T. (Specialità Tradizionale Garantita) del D.O.C.G (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) e del famoso marchio D.O.C. (Denominazione di Origine Controllata). Terminiamo questa carrelata di definizioni di marchi di tutela con l’IGT.
Che cos’è una IGT?
Nella piramide dei vini, le indicazioni geografiche tipiche si collocano tra i vini da tavola e le D.O.C..
Gli elementi caratterizzanti una IGT sono l’indicazione geografica della zona da cui provengono, che nella maggior parte dei casi conferisce il nome, il vitigno di base e l’annata di raccolta.
Per fregiarsi della dicitura indicazione geografica tipica i vini devono essere prodotti nel rispetto del disciplinare di produzione.
il marchio IGT è un riconoscimento che viene dato ai migliori vini, quelli che provengono da grandi zone di produzione viticole, della categoria vini da tavola.
Il disciplinare di produzione è meno restrittivo rispetto alla DOC e DOCG.
Al nome del vino, che di solito è la zona di produzione, si può aggiungere il colore del vino e il nome del vitigno( solo se almeno lo 85% delle uve provengono dal vitigno indicato)e l’anno di produzione.
esempio di vino IGT
Igt Ravenna prodotto nella provincia di Ravenna può essere (Bianco tipo normale e Frizzante; Rosato normale e Frizzante; Rosso tipo normale, Frizzante e Novello)
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@Aldo: come sempre molto esaustivo nella descrizione della tutela di questo tipo di marchio italiano.
Ottimo anche l’esempio che hai segnalato sull’IGT Ravenna.Al tuo prossimo intervento ;).