Ecco dove trovare i distributori automatici di latte crudo alla spina

Una chiacchierata con Andrea Verlicchi, indeatore del sito Milkmaps.com, un servizio on line per la ricerca di distributori di latte crudo in tutto il territorio italiano.
Un ottimo metodo per risparmiare e scegliere latte di alta qualità.

Ecco come è nato e quali obiettivi si propone questo progetto on line.

 

Milk Maps: la mappa on line di tutti i distributori di latte crudo alla spina in Italia

milkmap: mappa di distribuzione latte crudo in italia

  • Mirko D’Isidoro.
    Come mai è nato questo progetto?

 

Andrea Verlicchi.
Milk Maps è un progetto nato nell’estate del 2007 e pubblicato nel settembre dello stesso anno, la cui ideazione ha subito un percorso particolare.

All’epoca facevo parte del gruppo Meetup degli Amici di Beppe Grillo di Bologna (ora sono in quello di Lugo) il quale nell’ambito del progetto Consumo Critico si proponeva di divulgare la dislocazione dei vari distributori alla spina (non solo quelli del latte) sul nostro territorio.

Poi il progetto è stato accantonato ma siccome io ci tenevo a farlo e di mestiere faccio il web designer, quindi avevo i mezzi per farlo, ho deciso di continuare da solo.

Manna dal cielo, Beppe Grillo in quei giorni parlò proprio del fenomeno latte crudo sul suo blog e nei commenti si era accumulata una quantità molto elevata di indirizzi in cui era possibile trovare il latte alla spina.

A quel punto si è trattato solo di raccoglierli in un database, georeferenziarli, ed inserirli nella mappa. 🙂

Il lavoro di raccolta dati è stato fatto con grande pazienza dalla mia partner.

All’epoca in Milk Maps erano inseriti circa 250 distributori, i rimanenti sono stati inseriti in seguito durante l’arco di un anno su segnalazioni pergiunteci tramite lo strumento “segnala un distributore” presente sul sito, e perfezionati nei dati e nella posizione tramite lo strumento “modifica distributore“.

Tutte le segnalazioni vengono moderate a priori onde evitare errori o segnalazioni fasulle, ma devo dire che non se ne sono mai verificate.
A ulteriore tutela richiediamo l’email del segnalante in modo da poterli contattare in caso di errori.

  • Mirko D’Isidoro.
    Quali obiettivi si propone milkmaps.com?

 

Andrea Verlicchi.
Il primo obiettivo è INFORMARE le persone prima dell’esistenza di questo tipo di latte poi della dislocazione dei relativi distributori sul territorio.

Far sapere agli utenti internet che è ancora possibile bere il latte appena munto, con tutte le sue proprietà naturali tra cui gli enzimi ancora intatti ed i fermenti lattici vivi, ed è possibile berlo senza correre i rischi che si correvano anni fa quando il latte veniva munto e lasciato in un secchio a temperatura ambiente, dove la carica batterica poteva aumentare molto oltre quelli che sono i limiti fissati dalla legge.

Il latte dei distributori degli allevatori più attenti può avere una carica batterica inferore di 1/3 dei limiti fissati, ed è quindi estremamente sicuro perché altrettanto controllato.

  • C’è anche un vantaggio economico.

Si tratta di latte “alta qualità” e costa solo 1 euro al litro, a patto di riutilizzare lo stesso recipiente.

Una bottiglia di plastica costa in media 20 centesimi, ed ipotizzando un consumo di latte di mezzo litro al giorno, si ha una spesa annua aggiuntiva di 36,5 euro che, a quei ritmi, consiste nel costo di 2 mesi di latte.

Acquistare una bottiglia di vetro (prezzo al distributore: 60 centesimi) da riutilizzare più volte si rivela un ottimo investimento!

Il secondo obiettivo è di natura ecologica, ed è il motivo principale che mi ha spinto a creare questo sito.

Troppi consumatori oggi fanno acquisti in modo emozionale ed acritico e non sanno ciò che accade prima e dopo l’acquisto della loro merce.

Milk Maps vuole far capire che il latte alla spina è un alimento molto più rispettoso dell’ambiente perché:

  • non ci sono sprechi:
    il latte che resta nel distributore non viene buttato, ma viene riutilizzato per farci il formaggio.
  • non ci sono trasporti:
    essendo un prodotto locale non deve essere trasportato per centinaia di km su camion su e giù per l’Italia, come accade con il latte delle grandi centrali (prima verso la centrale e poi verso tutti i supermercati d’Italia).
  • non ci sono rifiuti:
    il consumatore può e dovrebbe riutilizzare lo stesso contenitore ed evitare di buttare via plastica o tetra-pak. Io sto usando la stessa bottiglia di vetro da quasi DUE ANNI.

Alcuni di questi punti valgono per qualunque merce venduta alla spina.
Oltre al latte si trovano pasta, detersivi, ecc.

  • Mirko D’Isidoro.
    Il futuro di questo servizio?

 

A breve termine, includeremo una differenziazione tra i distributori di latte “normale” e quelli di latte biologico.
Molti navigatori ci stanno chiedendo la possibilità di ricercare solo per quel tipo di distributore.

Ulteriore step sarà quello di tradurre il sito in più lingue, e quindi espanderlo quantomeno alle nazioni europee in cui il servizio è già molto diffuso, in primo luogo Svizzera, Francia e Germania.

Se risiedete in quei paesi e avete voglia di dare una mano per traduzioni o segnalazioni, siete i benvenuti. 🙂

Ringrazio Andrea Verlicchi per aver risposto alle mie domande.

Se hai ulteriori domande da porre ad Andrea in merito al progetto della mappa dei distributori di latte alla spina, sei libero di commentare questo articolo.

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