Dall’armadietto delle spezie: il cardamomo

Il cardamomo nasce come seme di una pianta appartenente alla famiglia delle zinziberacee, di cui fa parte anche lo zenzero.  Ho imparato molte cose durante le mie ricerche per scrivere questo post! Vieni a scoprirle anche tu!

Due sono le tipologie principali di cardamomo: il malabar ed il mysore. Il primo ha un sapore fiorito e delicato, mentre il secondo ha un sapore più legnoso.

In generale il cardamomo è considerata una spezia riscaldante, come la cannella e la noce moscata, ed è molto apprezzato per la sua fragranza e per il suo sapore.

Sapevi che il cardamomo è una delle spezie più costose, dopo lo zafferano e i baccelli di vaniglia?

Inoltre è originario del sud-ovest dell’India e fino a tempi recenti (1900) è stato coltivato esclusivamente in quella regione. Attualmente il Guatemala è uno dei più grossi produttori di questa spezia.

Cardamomo

Il cardamomo è ampiamente usato nella cucina indiana, in cui viene utilizzato in piatti saporiti, dolci e perfino bevande.

Viene utilizzato anche nella cucina mediorientale, soprattutto nella preparazione del caffè.

Il cardamomo è una delle spezie più usate anche in moltissimi prodotti da forno nei paesi scandinavi.

Si trova spesso in abbinamento ad altre spezie come la cannella e i chiodi di garofano o in gustosi mix come il garam masala.

Io amo usarlo intero come condimento delicato per il riso o negli stufati di carne.

Se rompi il seme prima di metterlo nella pentola, il cardamomo sprigionerà ancora più intensamente il suo sapore e il suo profumo.

Quando lo aggiungo a torte, pane e pasticcini di solito lo utilizzo già macinato; è  meno saporito, ma quando ne serve un bel po’ se ti metti a rompere il guscio, estrarre i semi e macinarli non finisci più…

E tu come utilizzi il cardamomo?

Scambiamoci idee e consigli!

Photo credits e fonte: thekitchn.com

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