La volta scorsa abbiamo visto le pentole d’alluminio, oggi parliamo delle pentole in alluminio antiaderente.
Alcuni piccoli consigli:
–Sostituirlo qualora il rivestimento sia consumato;
-Al primo utilizzo lavare il contenitore con acqua e “precondizionarlo” cioè ungerlo leggermente con olio o burro;
–Non lasciarlo sul fuoco senza alcun alimento all’interno;
-Solo il rivestimento applicato “a spruzzo” garantisce una durata adatta ad un uso intensivo-professionale.
Nozioni più tecniche:
Spessore del materiale: in base alla dimensione del recipiente può variare dai 3 ai 5 mm, mentre il rivestimento (meglio se di tre strati) deve essere almeno 40 micron.
Risparmio energetico: notevole grazie all’elevata capacità di condurre il calore.
Durata: resiste agli urti, agli shock termici e alla corrosione, ma col tempo è destinato ad usurarsi a causa delle abrasioni, e l’eventuale utilizzo di lame per tagliare il cibo all’interno del recipiente può ovviamente danneggiare il rivestimento.
Sicurezza igienica:la cessione agli alimenti è estremamente bassa, il rivestimento forma una vera e propria barriera tra cibi e contenitore.
Versatilità d’impiego: è ideale per cucinare con pochi grassi, grazie alle doti di antiaderenza, per scottare i cibi e per cotture veloci o al salto.
Manicatura consigliata: in tubolare acciaio inox 18/10 non conduttore di calore e applicazione al corpo con rivetti in lega.
Tabella riassuntiva:
Conduttività termica: 9
Maneggevolezza: 10
Risparmio energetico: 9
Durata nel tempo: 6
Sicurezza igienica: 10
Versatilità d’impiego: 8
Tipo di manicatura: 8
Punteggio finale: 70
Nei prossimi articoli vedremo:
rame stagnato,
acciaio inox 18/10.