La situazione che analizzeremo è questa: una persona onnivora invita ad una cena un vegetariano. Quest’ultimo dovrebbe informare il padrone di casa delle sue restrizioni alimentari, o dovrebbe tacere ed incrociare le dita? Sarebbe scortese portare qualcosa da mangiare da casa? In una situazione del genere, quali sono i doveri del padrone di casa?
Oggi mi voglio occupare di tale questione perché mi riguarda da vicino…Ho una persona vegetariana in famiglia, quindi sento spesso parlare di dilemmi di questo tipo, che sono tutto tranne che gravi, ma a volte possono creare qualche imbarazzo.
Quando si presentano problemi di questo genere (cosa che può accadere per altre restrizioni alimentari, oltre al vegetarianismo), bisogna sempre ricordare che il nostro obiettivo, sia come padroni di casa che come ospiti, è di fare del nostro meglio affinché l’altra persona possa sentirsi a suo agio.
Forse eliminare ogni tipo di imbarazzo sarebbe impossibile, però la delicatezza ed il rispetto possono sicuramente fare molto.
In una situazione ideale, il padrone di casa e l’ospite hanno già la giusta confidenza ed una certa conoscenza, quindi non è necessario specificare niente sul vegetarianismo.
In tal caso il padrone di casa, che ha il dovere di assicurare la soddisfazione dell’ospite, si organizza per un piatto senza carne (andrà benissimo un piatto principale versatile o un contorno sostanzioso) e l’invitato ricorda di ringraziare il padrone di casa.
Ma nel caso in cui le parti hanno una conoscenza molto superficiale oppure il padrone di casa si dimentica di avere un invitato vegetariano?
Alcune persone, vegetariane da una vita, mi hanno riferito che preferiscono non sottolineare il proprio vegetarianismo. Se alla cena sono invitate molte persone oppure se il banchetto è al buffet, cercano di arrangiarsi con quello che c’è senza carne. Questo purtroppo a volte significa arrivare affamati alla fine della cena e lanciarsi all’assalto del frigorifero una volta a casa.
Comunque se la cena è più ristretta rifiutare il cibo servito potrebbe essere offensivo per il padrone di casa; in questo caso si potrebbe rispondere all’invito ringraziando molto e facendo presente che si è vegetariani; inoltre si potrebbe dire che sarebbe un piacere portare ad esempio una torta salata, se va bene per il padrone di casa. Quest’ultimo così viene informato ed allo stesso tempo alleggerito dall’incombenza di dover cucinare un piatto alternativo.
Un’altra cosa che si potrebbe fare è però chiedergli il menù della serata, in modo che il piatto che si porterà leghi con il resto del cibo servito.
In alternativa, si potrebbe precisare che si è felicissimi di mangiare solo i contorni, ma che si preferisce informare del proprio vegetarianismo in anticipo, per evitare imbarazzi a tavola.
Se la questione vegetariana non è stata affrontata fino al giorno della cena o se è stata affrontata ma nonostante ciò il cibo privo di carne non è sufficiente, il vegetariano deve sforzarsi di fare i complimenti al padrone di casa per i piatti serviti.
Per evitare di sentirti deluso o risentito nel caso in cui le cose non andassero proprio come dovrebbero, concentrati sulle buone intenzioni del padrone di casa e sul piacere di una buona compagnia.
E tu come ti comporti nel caso di occasioni di questo tipo?
Photo credits e fonte: thekitchn.com
Da padrona di casa, ho l’abitudine di chiedere al momento dell’invito, se tra gli ospiti vi sono persone allergiche a qualche alimento o restie a consumarne altri. In questo modo ho sempre evitato imbarazzi o malcontenti. Come invitata non troverei nulla di riprovevole nel precisare al momento dell’invito, le eventuali abitudini alimentari con relative restrizioni. Credo che un pizzico di “faccia tosta” al momento di accettare un invito, paghi generosamente una serata piacevole in compagnia.
Grazie, Delia.
@Delia: grazie per aver offerto il tuo interessante punto di vista.
Qualche volta la “faccia tosta” aiuta anche a tavola ;).
Sto ricevendo le tue ricette via email, le pubblicherò su questo blog enogastronomico quanto prima ;).
Grazie